Una città con un destino negativo che sembra inevitabilmente segnato. Si evoca Varsavia ed ecco che non ci sono quasi mai eventi lieti che ci sovvengono: ghetto di Varsavia, distruzione di Varsavia, ordine regna a Varsavia, patto di Varsavia, ecc.. Insomma, ci sentiamo tutti moralmente a Varsavia.

sabato 18 luglio 2009

Sogno di una notte di mezza estate o colpo di sole: PREVISTI NUOVI INTERVENTI A FAVORE DEL SUD !


Poichè al Sud manca di tutto, fuorché l'ironia a secchiate e l'aria con cui poter tirare a campare, prendiamo atto che secondo quanto dichiarato dal Capogruppo alla Camera del PDL, Cicchitto, nei prossimi anni si preannunciano interventi decisivi per il Mezzogiorno: il ponte sullo Stretto, la A3 Salerno-Reggio Calabria, investimenti e infrastrutture a go-go, sostegno alla produzione locale ed all'impiego dei giovani. Insomma, il decalogo del "Buongoverno" già sperimentato al Nord con successo (recessione a parte) adesso verrà esportato più in giù: roba da capriole all'indietro con doppio avvitamento, come per i tuffi dei mondiali di nuoto in corso, per la contettezza !

Per vedere però se la formuletta magica (o la classica pia illusione) funzionerà con successo, cioè con notevoli investimenti pubblici senza sprechi e con sicuri vantaggi per tutti (o quasi) i "Sudditi", intanto indaghiamo sulle pre-condizioni della "TERRONIA di PIF...." e poi vediamo che possibilità reali ci sono che la "sana" imprenditoria settentrionale dia una mano a tutto ciò !

PIF A PALERMO 1

PIF A PALERMO 2

PIF ED IL PONTE

Se invece dato il caldo avete perso anche il senso dello humor, e credete veramente che ci hanno preso per i fondelli sin dall'annessione al Regno Sabaudo, potreste sempre vedere questo cameo di RAI3 sul Regno delle Due Sicilie .

Il Vostro sempre più amaramente ilare
Giufà

giovedì 16 luglio 2009

ADDIO MIA CARA PADANIA, LASCIAMOCI COSI' SENZA RANCOR. ANZI NO, STIAMO ARRIVANDO IN MASSA !

Mezzogiorno italiano "un caso unico nella civilissima Europa", in cui la carenza di domanda di professioni di qualità continua sempre di più a spingere i migliori "cervelli" a cercare fortuna al Centro-Nord.
Non fossero bastati decenni di dolorose migrazioni di milioni di braccianti dal Sud verso le fabbriche settentrionali (a riempire le tasche dei "Sciur" e le periferie degradate delle metropoli nordiche) e verso l'Europa non ancora unita, CECA sul fenomeno tragicamente migratorio e connivente per la diaspora dei "Terroni" ( l'Europa l'hanno fatta costoro, col sudore e lacrime, non i banchieri !), a cui dover comunque tributare i polmoni e annessi nelle miniere di carbone e nelle acciaierie, ecco che le generazioni successive di meridionali sono costrette ancora a cercare fortuna (per modo di dire) nella ancor, malgrado tutto, ricca ed accogliente madre patria.
Altro che Unità d'Italia risorgimentale! vi è stata una ignominiosa separazione "de facto" tra due realtà territoriali geograficamente lontane, economicamente diverse solo perché vergognosamente a senso unico sono sempre stati, e lo sono ancor di più oggi, i trattamenti riservati dai governi dall'unità d'Italia ad oggi alla parte "vincente" a discapito delle colonie magnogreche, relegate a mere lande desolate oppresse da mafiosi e feudatari pre-unitari (hic sun leones!) in cui dispensare briciole di spesa pubblica assistenziale per il raggiunto consenso elettorale e tutt'al più per ripulirsi le coscienze delle infamie delle deportazioni di massa dei lavoratori attivi e dei rimpatri di quelli oramai fuori mercato, elargendo perciò pensioni sociali agli anziani superstiti.
Quindi, sommessamente, se dobbiamo continuare così , prima che istituzionalmente si compia il disegno politico sfacciatamente settentrionalista che è da decenni aleggia come un avvoltoio sulla sua preda, con le avvisaglie del federalismo fiscale e delle gabbie salariali volute fortemente dalla Lega secessionista e xenofoba forse è meglio separarsi consensualmente ed a migliori condizioni per il Sud e puntare decisamente sul Mediterraneo.
Basterà quindi un partito del Meridione per proiettarci almeno verso l'Africa , dove forse ci verrà data qualche chance di sviluppo in più ?
Io, Giufà , con la triste certezza del destino nefasto ed oppressivo che ci perseguita, dovuto non a un dio ingiusto e feroce ma alla pochezza dell'uomo politico italico di 150 anni a questa parte, allo stato delle cose, cioè senza alcuna possibilità di inversione di tendenza , non posso che sperare almeno in questo. E ciò al momento mi basta per sopportare ogni ulteriore ingiustizia, pane nostro quotidiano .

martedì 14 luglio 2009

venerdì 10 luglio 2009

Iran condanna Italia: 'repressione'


Nananana ! voi Italiani ci avete condannato per l'innocua controllatina a quattro manifestanti iraniani che avendo smarrito il certificato elettorale (i quali ci chiedevano seraficamente: dov'è il mio voto?) protestavano per un dato leggermente alterato ma ininfluente (sia pure di alcune decine di milioni di voti) nelle recenti elezioni del nostro beneamato Premier Ahmadinejad , ed adesso noi vi censuriamo per la "feroce repressione" dei manifestanti contro il G8 a L'Aquila (pare che un no-global accidentalmente si sia persino sbucciato un ginocchio!).

Retrogradi che non siete altro, imparate la lezione di vera democrazia che da un ventennio stiamo impartendo al Mondo dall'antica Persia ! e se vi permetterete di insultarci e dileggiarci ve ne faremo pentire a colpi di idrocarburi... Come dite ? chi era Neda ? secondo voi ci sono ancora scontri con decine di morti a Teheran ? Ingenui, ma non capite che ciò è solo pura demagogia, fandonie da gossip estivo dei sionisti, dei cristiani, dei decadenti occidentali ? la verità la possediamo solo noi è quella deriva dalla sovranità teocratica degli ayatollah e dei guardiani della rivoluzione che l'Onnipotente in persona ci ha conferito !!!

Lasciateci piuttosto tornare agli affari interni iraniani e non vi immischiate più!

Il Vostro caro vecchio amico Ministro degli Esteri Manouchehr Alì Mottakì (vostri)


P.S. Ma dopo Trieste e L'Aquila ci chiamerete ancora, vero?

venerdì 3 luglio 2009

Il premier rimane ottimista sul difficile periodo economico

Sensazionale: segnali di presa d'atto verso la realtà effettiva e non virtuale del Paese da parte del Capo del Gran Consiglio... dei Ministri !
...bisogna restare ottimisti, la situazione non sta peggiorando ma sta migliorando. Cercheremo di vedere la dura realtà dei conti e della crisi, sperando in un futuro migliore.

Poiché non siamo superstiziosi intanto cerchiamo di costruircelo da noi il futuro, con quegli strumenti politici che abbiamo a disposizione ma che da tempo sono stati riposti in soffitta a fare ragnatele: il buon senso e la giustizia sociale.

Gli imprenditori - ha continuato il Capo - devono convincere gli editori ad essere fattori di fiducia e non di paura, perché non c’è alternativa alla battaglia contro la paura. Se ci fossero altre indicazioni per uscire da questa crisi - ha concluso - siamo qui ad ascoltare.

Proviamo noi da Radio Varsavia a fornirgli un breve prontuario :
1) la crisi internazionale non è tanto economica, quanto piuttosto del sistema pseudo-liberista da far west di Bush ed ex-soci crollato sotto il peso degli scandali e dei fallimenti. Concorriamo quindi con convinzione a rifomare strutturalmente il sistema socio-economico seguendo le nuove linee indicate dal Presidente Obama: controlli pubblici nei settori nevralgici dell'economia, ecologia che affranca dagli idrocarburi con relative speculazioni, solidarietà sociale per la diminuzione della criminalità, pace e cooperazione mondiale;
2) la dura realtà dei conti nazionali ce l'hanno invece indicata da poco i magistrati contabili: a fronte del deficit di bilancio, registriamo annualmente 100 mld di evasione fiscale e 60 mld di corruzione in Italia. Se intervenissimo prioritariamente su questi fronti sarebbe così tanto doloroso? forse gli "amici" si offenderebbero?
3) che senso hanno gli incentivi alle imprese se i beni e servizi offerti poi non li compra nessuno? sarebbe invece più logico fare ripartire il mercato, e quindi accrescere la produzione, con gli incentivi al consumo e col recupero del potere d'acquisto del ceto medio (salari, stipendi e pensioni). Solo così si incrementerebbe sensibilmente la fiducia nel futuro da parte dei più;
4) ridurre alle imprese la pressione fiscale (- 10% negli ultimi 9 anni) potrebbe essere anche utile, ma solo se nel contempo si inaspriscono le sanzioni , con certezza della pena detentiva, per l'evasione e si intensificano i controlli e le verifiche tributarie;
5) la sicurezza (sanità, pensioni di invalidità, sussidi, ammortizzatori sociali , ecc.) va spalmata equitativamente su tutti i cittadini in base al reddito posseduto e non solo sul sistema pensionistico dei lavoratori, peraltro già ampiamente saccheggiato ed oggetto di appetiti vari...
6) se i ricchi (contribuenti o meno) si sono avvantaggiati in questi ultimi tempi grazie a politiche pseudo-liberiste, perché non far pagare loro solo una tantum un contributo sul patrimonio posseduto (spesso improduttivo) sulla parte eccedente un milione di euro? potrebbe servire per investimenti infrastrutturali, magari al Sud, che tanta richezza producono nel medio-lungo termine;
7) tagliare i costi della politica, irragionevolmente fuori controllo, su cui tutti sono d'accordo ma mai nessun partito si è reso parte diligente;
8)per il contenimento della spesa, mettere i paletti alle retribuzioni pubbliche, con un parametro di 5 volte massimo la retribuzione media di un operaio. Quindi, se il salario mensile è di 1.000 euro, nessun boiardo, manager o scienziato pubblico che sia dovrebbe quadagnare più di 5.000 euro al mese; se vogliamo dare aumenti ai "prominenti", che prima si incrementi il salario del dipendente !
9) calmierare stipendi di manager privati, tassando i loro redditi e prebende varie con aliquote molto più feroci di quelli dei loro dipendenti, ovvero i generosi compensi ad artisti e sportivi di successo, nonché di banchieri, finanzieri e petrolieri vari che tanto ricevono dalla collettività monopolizzata;
10) investire massicciamente sulla cultura , Scuola ed Università pubbliche, sulla ricerca e sull'innovazione per essere competitivi ed infine contenere al massimo il ricorso al precariato nel lavoro per migliorare le prospettive future.


Chi ha orecchi per intendere , intenda ! chi ha voce per parlare, parli chiaro ! ora che qualcuno finalmente ci chiede come fare ad uscire dalla crisi....
Saremo ascoltati ? Noi da Radio Varsavia intanto ci proviamo.

giovedì 2 luglio 2009

G8, PER FAVORE, ALMENO NON TOCCATECI LA D.D.R. !

Pillole di storia e supposte saggezze...
Il Cancelliere Merkel , che si dimostra generosamente pronta a ricostruire Onna dopo il terremoto, dichiara altesì che il G8 non basta per la crisi mondiale ma che deve tuttavia mandare un segnale forte" all'Iran che ricorda la D.D.R.".
Chi rammenta ancora le mitiche Trabant e gli impeccabili obiettivi ottici Carl Zeiss ricorderà inoltre che la defunta Repubblica Democratica Tedesca è stata annessa il 3 ottobre 1990 proprio alla B.R.D. (o R.F.T.), cioè all'attuale Repubblica Federale Tedesca, il che appunto diede luogo alla riunificazione tedesca, quale che fu poi lo sforzo di Kohl e della Germania Occidentale per sostenere il debole apparato economico della Germania Orientale, introducendovi le regole del libero mercato e garantendo nel contempo un forte apporto di capitali e investimenti pubblici e privati.
(Non mi pare che altri Paesi del G8 , geograficamente posti al di sotto della Germania e della Svizzera, abbiano mai sostenuto negli ultimi 150 anni analoghe politiche sociali ed economiche di integrazione territoriale !).

Pur non essendo assolutamente nostalgici dei Vopos, della Stasi, di Muri e di Checkpoint da "Guerra fredda", oggi però non consentiamo di fare paragoni con sistemi del passato, sopratutto se chi accosta alla D.D.R. gli odierni regimi antidemocratici, sia pur ferocemente repressivo come quello iraniano di Ahmadinejad, ipocritamente non osa poi nel contempo stigmatizzare erga omnes (intendo proprio nei confronti di tutti) il sistema di controllo monopolistico ed assoluto delle informazioni di un Paese occidentale che fa parte dei cd. "Grandi" della Terra, con emittenti del tipo EIAR ( EIAR, EIAR Alalà) che danno spazio quasi esclusivamente ad Avvocati dei Premier (EIA, EIA Mavalà) ed agli attuali telegenici (MA non sempre all'altezza...) esponenti del Ministero della Cultura Popolare (MINCULPOP) trasversale e rappresentativo di tutti gli altri dicasteri, nonché ad altri, palesemente apologeti ed idolatri , servi sciocchi del potere. Come poi tacere anche dell'altra "Grande" potenza post-sovietica, altrettanto totalizzante ed antidemocratica, opportunisticamente accettata dalle sette sorelle, peraltro unica progenitrice politico-militare della defunta Repubblica Tedesca che oggi si dileggia ?
Non è un forse regime illiberale anche quello che comunque occupa di fatto tutti gli spazi di informazione pubblica occultando ai cittadini la realtà dei fatti ? Cosa si sta pianificando per il nostro futuro, elezioni pilotate e milizie padan-pasdaran ? Basteranno i social network per forgiare le coscienze critiche dei cittadini? Quando infine ci precluderanno i liberi canali Web in nome della "legalità e dell'ordine" richiesti dallo status quo per imbavagliare i dissidenten ?
Qui da Radio Varsavia l'ultimo appello è quello di riflettere e di resistere.