Una città con un destino negativo che sembra inevitabilmente segnato. Si evoca Varsavia ed ecco che non ci sono quasi mai eventi lieti che ci sovvengono: ghetto di Varsavia, distruzione di Varsavia, ordine regna a Varsavia, patto di Varsavia, ecc.. Insomma, ci sentiamo tutti moralmente a Varsavia.

sabato 22 gennaio 2011

Breve lettera a mio Figlio


Carissimo Figlio mio,
c'è solo una cosa che vale più della mia vita: è la Tua.
Devo quindi indirizzarti solo poche parole per descrivere il mio doloroso rammarico, per non avere costruito un futuro migliore come invece Tu meritavi, ed il mio profondo e convinto pentimento, per non essermi impegnato abbastanza.
Non ho affatto contribuito allo sviluppo civile ed economico di questo Paese: ho delegato altri per me, quando invece avevo l'obbligo morale di oppormi alle nefandezze di questi tempi e prendere iniziative ! Avevo immaginato di poter contribuire da spettatore passivo alla realizzazione di un mondo migliore di quello che avevo in precedenza trovato, ed ho invece fallito per superficiale accidia.
Mi rimane però un ultimo tentativo disperato: il voto, sintanto che si può. Lo devo fare per Te. Se sbaglierò per me sarà davvero la fine e Tu giustamente mi odierai per questo.
Ma quale scelta deve guidare la mia mano , il sentimento o la ragione ?
1) sentimento = rivoluzione; via gli arroganti, i prepotenti, i mistificatori, gli ignoranti, i rozzi barbari della politica che ci ammorbano. La via violenta però è la più dolorosa e non è detto che alla fine sia quella giusta.
2) ragione= riformismo, lavoro lungo, lento, graduale; ma forse non c'è più tempo perché il capitalismo incombe con i suoi ritmi vertiginosi che stravolgono tutto e tutti in nome del profitto di pochi.
Perdonami e lotta Tu con consapevolezza anche per riparare ai miei gravi errori, Figlio mio, mio Sogno, mio Domani.

giovedì 26 novembre 2009

6 VOLTE DINHO...70 VOLTE 7 INDEGNO

L'occasione è ghiotta per rivedere la normativa in materia di separazioni e divorzi in Italia, che impatta quasi sempre sulla tasca dei maschietti.

Sappiamo benissimo che quando si urta la "sensibilità politica" al massimo livello, allora che arrivano eccobellechepronte nuove norme sostanziali e processuali, magari al solito proprio dall'On. Ghedini, peraltro fratello dell'avvocato matrimonialista del Presidentissimo, e magari con la ricorrente scusa della riforma della Giustizia.

Vi appare logico davvero sborsare 6 volte l'ingaggio di Ronaldinho -quarantatré milioni di euro (circa 86 miliardi di vecchie Lire!) l’anno - per la cara (in senso economico) ex-mogliettina-soubrettina, quando a costo più o meno zero c'è un Parlamento pronto a spingere al ribasso il prezzo delle separazioni ?


Uomini, allegri ! c'è il Presidentissimo dalla vostra: sputtanatevi pure tutto il vostro reddito perché a breve arriverà una sorta di amnistia-moratoria-sconto-condono-prescrizione-scudo-esenzione che dir si voglia sull'assegno di mantenimento, ovvero la sua totale detraibilità o deducibilità fiscale.

Vogliamo scomettere ?

domenica 22 novembre 2009

Brunetta critica Tremonti: se lo dici tu...

Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
Non sò se la verità oggi sia oramai un sfocato e pallido ricordo del valore assoluto neotestamentario, oppure è solo ciò che il regime propina ai propri sudditi per mantenere il consenso...
Gesù, per i credenti, ovviamente si riferiva al Regno di Dio, non certamente a questo mondo ingiusto, bugiardo e corrotto sin dai tempi remoti, ed ancor di più oggigiorno. Come allora non parlare del nostro Governo e dei farisei che lo animano ?
Udite, udite ! ieri il più ministronzo per antonomasia (non me ne vogliano la Meloni - così definita al femminile in prima battuta da Spataro, e Fini che ha usato ufficialmente l'epiteto di "stronzo" rivolto ai leghisti ma che estenderei a buona parte dei politici italiani) ha finalmente snocciolato una verità assoluta: come non dargli atto? il ministro dell'economia Duemonti ( che per l'occasione si è autoridotto di 1/3) ha messo il freno alla sviluppo della società chiudendo tout-court i cordoni della borsa della spesa pubblica a tutti i ministronzi : ma và ? non se ne era accorto proprio nessuno !
Veramente è dal 1993 che ogni mini-medio-maxistronzo della Repubblica che ha determinato la politica economica ha spinto al massimo per il rigore (melius asettica riduzione) della spesa pubblica: ma per lo sviluppo chi si è speso ? quello, grazie alla Lega ed a tutta la deficienza politica affine (da qui il deficit) , è rimasto al palo, con buona pace del nostro PIL in caduta libera e di tutto ciò che ne consegue.
Nessuno ha inteso conciliare il rigore allo sviluppo: troppo difficile. Meglio chiudere i rubinetti del bilancio statale e basta ! un bambino di prima elementare, cui hanno spiegato le sottrazioni e le divisioni, avrebbe potuto fare lo stesso.
Chi lo spiega ai soloni nostrani che la spesa pubblica è fonte primaria di ricchezza per la società, sempre che sia oculata e produttiva ? e chi lo spiega che invece regalare i soldi alle imprese non serve a nulla se non a riempire le tasche ai signorotti della Brembana, peraltro evasori fiscali di default e da generazioni?
Ricordo però a tutti che gli unici appetiti da 16 anni a questa parte si sono scatenati sugli stipendi dei pubblici dipendenti e sulle pensioni, Sinistra compresa ! Complimenti vivissimi ed auguri per il futuro con tale lungimiranza!
Per oggi gustiamoci il ministronzo per eccellenza che fa dichiarazioni lapalissiane, misera soddisfazione umana per una verità immanente .

PS A proposito di stronzi e ministronzi , cosa pensano i tifosi del Livorno a proposito dei maxistronzi ?

martedì 10 novembre 2009

AIUTO, IL SUD FRANA ! E IL GOVERNO... FRENA

I politici buontemponi (mi si perdoni l'infelice accostamento con le terribili condizioni climatiche) spesso ricordano il celebre slogan "Piove, Governo ladro", per satireggiare l'abitudine, invero diffusa spesso a casaccio, di dare la colpa di ogni cosa al governo.

Io Giufà, qui , dopo il disastro di Sarno nel '98 (160 morti) e l'alluvione dell' ottobre scorso di Giampilieri (31 morti), nonché la morte di una ragazza (speriamo che i lutti si fermino qui) per la frana di Casamicciola di oggi, invece
RICHIAMO LA SPECIFICA RESPONSABILITA' MORALE, POLITICA E GIURIDICA DEL CAPO DEL GOVERNO, IN CONCORSO CON GLI AMMINISTRATORI LOCALI, PER I DISASTRI ACCADUTI E QUELLI A VENIRE dovuti alla totale assenza di misure di gestione del territorio, specialmente al Sud.

Invito tutte le persone di buona volontà dei Comuni disastrati a denunciare alla Magistratura per dolo e non per colpa (sarebbe sin troppo facile e meno grave!) il Presidente Berlusconi per l'omissione volontaria nell'impedire l'evento disastroso e mortale sebbene vi sia obbligato, in piena coscienza, e che pertanto gli omicidi derivano in via principale dalla sua mancanza di qualsiasi iniziativa volta a prevenire il reiterarsi di simili tragedie, dovute alla miope e settaria visione delle cose (bilancio statale sempre agitato a sproposito come causa di preconfezionata giustificazione ) che in un leader in un Paese democratico, o che almeno vorrebbe esserlo, non può assolutamente tollerarsi.

Egregio Presidente mi consenta , non basta per alleggerirsi la coscienza mostrarsi con l'espressione contrita sotto i riflettori a disastro compiuto con la promessa di ricostruire, così da far felici almeno da subito i suoi amici (o almeno colleghi) imprenditori !

Invito infine tutti i cittadini del Mezzogiorno, abbandonati da sempre al proprio destino, a diffidare formalmente il Governo di adottare in via d'urgenza ogni provedimento utile ad bloccare lo sfacelo del territorio meridionale, magari con iniziative comuni e col passaparola, per liberarsi dalla schiavitù del potere mediatico celebrativo del regime che impedisce la libera espressione delle coscienze critiche (new ligth fascism) e che riconduce il tutto a fatalità ineluttabile.

Io, per l'intanto, al verificarsi di simili tragedie, maledico chi ha determinato tutto ciò, anche se a torto costui ritiene di non dovere rispondere a nessuno delle sue ignobili omissioni !

mercoledì 21 ottobre 2009

DANNULLISMO, OVVERO COME NEGARE UN POSTO FISSO PER POI MANTENERLO FISSO NEL POSTO.


La Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia da Gazoldo degli Ippoliti , lo ha fatto capire a chiare lettere: il posto fisso ha generato il fannullonismo, per cui è un disvalore economico insopportabile ed anacronistico.
Vediamo invece come, secondo il classico biblico della pagliuzza e della trave, il deficit visivo da cui in molti oggi sono affetti impedisca un qualsivoglia serio confronto intellettuale e politico.

La visione imprenditoriale (leggermente "offuscata" dalla pagliuzza)
1) un governo di destra deve sostenere il Capitale ed i suoi adepti perché la ricchezza prodotta (PIL) va a favore della nostra Società (quella umana, s'intende !);

2) il posto fisso del dipendente è un peso per l'economia nazionale, in termini di ammontare della spesa pubblica fissa;

3) più lavoro (solo se precario) genera maggiore ricchezza per tutti.


La trave nell'occhio del governo (finita sulla testa dei lavoratori)

1) si può obiettare però che ogni governo italiano risulta a memoria d'uomo abbia sempre fatto i porci comodi del capitalismo assistenzialista e parassitario (vedi generosi aiuti di Stato per meccanica, siderurgia, banche, vari condoni e scudi fiscali , evasione tollerata, rottamazione, incentivi, privilegi fiscali di ogni sorta, ecc.), senza mai richiedere un tornaconto al sistema pubblico (vacche grasse alle imprese, magre all'Erario) e men che meno alle classi più deboli ( divisione del PIL= pollo di Trilussa);

2) il vituperato posto fisso, quasi sempre sottopagato ( tra l'altro unica evenienza in Italia che da un lato ha sempre garantito al centesimo il pagamento delle imposte sui redditi e dall'altro mantiene costante la propensione al consumo di beni e servizi, almeno di quelli essenziali) a fronte di un costo genera poi richezza per tutti perchè dà fiducia e continuità ai mercati e quindi anche al lavoro (autonomo e privato);

3) il lavoro precario, perché effimero, genera incertezza e comporta una bassa propensione al consumo. Chi invece ne giova, ma solo nell'immediato, è solo l'impresa perché può abbassare i costi di produzione.

La fitta foresta che copre la vista agli stolti (al potere o loro fiancheggiatori)

1) I governi nazionali fanno sempre di più gli interessi dei poteri forti : per questo la Sinistra in Italia latita e la Destra e relativi aficionados hanno buon gioco;

2) il cd. fannullismo del dipendente pubblico, caprio espiatorio secondo la moda imperante, ha radici esclusivamente nell'incapacità dei Governi di valorizzare adeguatamente le risorse umane, a fronte di ripetute spedizioni punitive sugli stipendi, sulle pensioni e sul welfare garantito in precedenza. Si potrebbe definire il dileggio brunettiano con un'espressione eloquente: dannullismo - al lavoratore non si dà nulla, anzi sempre di meno, mentre gli si chiede sempre di più, lo si mobilizza, lo si licenzia e pure lo si umilia;

3) il lavoro precario non crea lavoro ma disperazione, nel pubblico come nel privato, e non ha risolto ( melius, non ha affrontato) i problemi atavici della disoccupazione nel Mezzogiorno, accentuando invece la portata nefasta in Italia della crisi economica globale.

Insomma, è da '94 che ci governa il Cav., salvo brevi ed inconcludenti apparizioni dell'opposizione (da non definire Sinistra), cosa cucù (eufemismo ecologico) è migliorato in Italia da allora ?

Allora Marcegaglia & Co., visita oculistica per tutti ?



credo che purtroppo i lavoratori abbiano già percepito, alle loro spalle, il classico della pagliuzza e delle trave ....


sabato 12 settembre 2009

10 TITOLI PER I PROSSIMI BEST SELLER ITALIANI



A voi aspiranti scrittori e saggisti offro gratuitamente (quindi niente diritti di autore) suggerimenti per argomenti vari di disarmante attualità:

1) Tutte ( ma proprio tutte) le donne del Presidente - trattato di anatomia ginecologica;

2) Amo tutte le donne, ma mi attira di più La Russa - manuale di economia e commercio;

3) 15 anni in Kazakistan, a sparare Kaz... - romanzo storico-geografico;

4) Lagrime e Letizia - sceneggiata napoletana;

5) Barak ed il burattino di legno dal lungo naso - racconto per bambini;

6) Zapatero e lo zappatore da zapping TV - saggio, il primo;

7) Io ed il mio amico Mike - favoletta per i più piccini;

8) Colpire un nano per educare anche l'altro più basso con i capelli - manifesto ideologico dei terroristi estremisti di sinistra;

9) 150 anni d'Italia: io meglio di Ben - trattato teologico;

10) L'état c'est moi - biografia.

Sotto con la penna...

Giufà

La fiera del falso e le gabbie salariali: ovvero ciò che non è vero diventa programma di governo .

A La Spezia spesa piu'conveniente

Milano batte Roma, Esselunga il supermercato che costa meno
(ANSA) - MILANO, 12 SET - La citta' piu'conveniente per la spesa e' La Spezia,dove si risparmiano 1.300 euro in un anno sulla media nazionale (6000 euro l'anno). Al 12/mo posto Milano (risparmio di 775 euro) che batte Roma (32/a con 431 euro). Lo sostiene Altroconsumo. Il supermercato piu' conveniente e' Esselunga. Pisa e Firenze sono i centri dove si spende meno di 6.000 euro. A Pavia si puo' conseguire il risparmio maggiore scegliendo bene il punto vendita: 1.530 euro. Maglia nera a Foggia e Palermo.

Pezzi di somari padani , ora che ne dite?